Presentato a Firenze il programma della diciassettesima edizione

Il programma della diciassettesima edizione presentato questa mattina a Firenze: Marco Malvaldi inaugura la rassegna giovedì pomeriggio con una Lectio Magistralis.
Da sinistra Vanni Santoni, Claudio Pugelli, Monica Barni, Lucia Della Porta, Laura Montanari, Riccardo Michelucci, Giulietta Bracci Torsi, Marinella Pasquinucci
Sarà nel segno dell’Europa e delle sue culture la diciassettesima edizione del Pisa Book Festival, il salone degli editori indipendenti in programma da giovedì 7 a domenica 10 novembre al Palazzo dei Congressi di Pisa. Oltre 200 le presentazioni di libri, tra titoli in catalogo e novità, 160 gli espositori, tutti rigorosamente indipendenti, che mettono in vendita agli stand migliaia di titoli per tutti i gusti e tutte le età, seminari per traduttorilaboratori di illustrazione e letture. Un concentrato di eventi che mette a dura prova la squadra organizzativa e attira gli abitanti della città e migliaia gli appassionati di letteratura e saggistica da ogni parte della Toscana e d’Italia.
Questa mattina a Firenze, al Palazzo Strozzi Sacrati della Regione Toscana, è stato presentato il programma della diciassettesima edizione del primo e più importante salone nazionale del libro organizzato in Toscana e dedicato agli editori indipendenti, ideato e diretto dall’editrice Lucia Della Porta e promosso e sostenuto da Regione ToscanaFondazione Pisa e Camera di Commercio e con la collaborazione dell’Università di Pisa. Alla ormai consolidata media partnership con il quotidiano La Repubblica, il Pisa Book Festival quest’anno festeggia l’ingresso di un nuovo compagno di viaggio, quello di Rai Radio Tre, l’emittente nazionale dalla forte connotazione culturale. Lucia Della Porta, editrice e direttrice del Pisa Book Festival, dichiara: “Una scommessa vinta: siamo riusciti a fare una fiera che ha tutte le caratteristiche della festa offrendo allo stesso tempo agli editori la possibilità di usufruire di canali di vendita diretti e di avviare relazioni commerciali. Il Palazzo dei Congressi di Pisa si trasforma per quattro giorni in una eccezionale cittadella del libro dove i grandi veri protagonisti sono gli editori e non c’è niente di più emozionante che vedere da vicino gli artefici dei libri che leggiamo”.
Monica Barni, vicepresidente della Giunta della Toscana e assessore regionale alla Cultura, dichiara: “Il Pisa Book Festival è un’occasione unica di incontro con l’editoria indipendente e per questo rappresenta una garanzia di offerta culturale diversificata. Coinvolge l’intera filiera del libro, dal lettore, al libraio, allo scrittore ed è perfettamente inserito nella città che lo ospita: tutti aspetti che lo inseriscono a pieno titolo anche nel Patto per la lettura portato avanti dalla Regione Toscana, che sarà presente a Pisa per un importante incontro sul tema”.
Per la Fondazione Pisa è intervenuto il presidente Claudio Pugelli: “Il Pisa Book Festival è un punto di forza fra le iniziative sostenute dalla Fondazione Pisa. Ormai è un evento internazionale che richiede un grande impegno, durante tutto l’anno, da parte dell’organizzazione. Un lavoro attivo e meticoloso, premiato dai risultati, una visione sempre di prospettiva e importanti ricadute sul territorio: tutti questi elementi motivano la Fondazione a essere continuamente accanto al Pisa Book Festival”. Non un singolo paese ma l’intero continente europeo sarà quest’anno l’ospite d’onore del Festival che celebra la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale e linguistico dell’Europa guidando il pubblico in un lungo viaggio attraverso il Vecchio Continente. Dal Portogallo alla Romania – ai quali sarà dedicato un focus particolare – dall’Ucraina alla Gran Bretagna, con varie tappe nei paesi dell’Est. Proprio nei giorni del festival ricorre il trentennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo del crollo delle dittature nei paesi dell’Europa orientale.
temi centrali sono quelli dell’identità e della memoria, della vita ai tempi del regime e dei confini fisici e psicologici, ma anche quelli della storia e del futuro dell’Europa. I protagonisti saranno come sempre gli scrittori che presenteranno le loro opere in dibattiti e incontri ai quali prenderanno parte, in alcuni casi, anche i loro traduttori.
Per Riccardo Michelucci, giornalista, scrittore e curatore della sezione internazionale: “La letteratura sta dando un contributo fondamentale alla costruzione di un’Europa aperta, inclusiva e plurale. Quest’anno avremo a Pisa autori provenienti da tutto il continente europeo. Alcuni già noti e amati dal pubblico italiano, altri che sono stati tradotti nella nostra lingua soltanto di recente e arrivano in Italia per la prima volta, sulla scia del successo ottenuto nei loro paesi d’origine. Il merito di averceli fatti conoscere è delle case editrici indipendenti, che con il loro lavoro di ricerca riescono spesso a scoprire vere e proprio ‘perle’ editoriali. Quegli stessi editori che, pur tra mille difficoltà, hanno ancora il coraggio di rischiare, traducendo dalle lingue più disparate”.
Il focus sulla Romania vedrà la presenza di tre grandi scrittori: Radu Pavel GheoClaudiu Florian ed Eugen Uricaru, che a partire dai loro ultimi libri ricorderanno gli anni bui della dittatura e parleranno del ruolo della letteratura romena nella scena europea. Quello sul Portogallo si svolgerà invece alternando gli autori ai loro traduttori in lingua italiana. Ci saranno Almeida Faria, la voce più autorevole della letteratura lusitana contemporanea, e Luís Cardoso, grande cantore della storia e dello spirito di Timor Est, oltre al giovane Valério Romão, mentre l’editore indipendente João Paulo Cotrim rappresenterà la ricchezza della produzione editoriale portoghese. Fra gli ospiti più attesi del Festival c’è lo spagnolo Manuel Vilas, reduce dal successo del romanzo In tutto c’è stata bellezza, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola.
Il viaggio toccherà molti paesi dell’Europa orientale chiamati a confrontarsi con il trentesimo anniversario della caduta del Muro. Oltre alla Romania ci saranno l’Ucraina con Andrei Kurkov, tra i più importanti romanzieri ucraini contemporanei (autore di Picnic sul ghiaccio, un best-seller ambientato ai tempi del crollo dell’Unione Sovietica), la Serbia con Dragan Velikić, il cui romanzo Bonavia racconta la diaspora degli ex-jugoslavi dopo le guerre balcaniche degli anni Novanta e l’Albania con Artur Spanjolli.
Tornano a Pisa l’irlandese Catherine Dunne, tre anni fa acclamata madrina dell’edizione dedicata al suo Paese. Dalla Gran Bretagna arrivano Matthew Sturgis – che presenterà la sua monumentale biografia di Oscar Wilde – e Adam Zamoyski, che ci condurrà in un viaggio a ritroso nell’Europa napoleonica. Tappa poi in Scozia, per incontrare Clare Hunter, l’autrice scozzese rivelazione dell’anno col suo best-seller Threads of Life, e per conoscere Caroline e James Knox, i fondatori del Boswell Book Festival, con cui il Pisa Book Festival ha iniziato una nuova partnership per un continuo scambio culturale. Dalla Svezia arriva uno dei suoi scrittori più amati in Italia, Björn Larsson, mentre dalla Francia avremo lo scrittore di origini marocchine Fouad LarouiAmerica e Cina faranno capolino in Europa con Annie DeWitt e Xia Jia, autrice di fantascienza.
Non solo Europa ma anche tanta Italia e tanta Toscana al Pisa Book Festival che quest’anno ha affidato a Marco Malvaldi, lo scienziato-giallista pisano amatissimo dal pubblico, il discorso inaugurale dell’edizione numero diciassette. Grande attesa per altri due toscani di successo che hanno scelto il Festival per presentare in anteprima i loro ultimi libri: con il suo Il Colibrì, il premio Strega Sandro Veronesi promette di affascinare il pubblico, mentre Marco Vichi con una nuova avventura del Commissario Bordelli lo divertirà e incuriosirà. La “meravigliosa solitudine” di Lina Bolzoni guiderà i visitatori nell’arte della lettura nell’Europa moderna, mentre Emanuele Trevi li accompagnerà nella Roma di fine Novecento affrescata nel suo Sogni e favole. Conosceremo da vicino La lettrice di Čechov, con Giulia Corsalini, e con Desy Icardi la sua Annusatrice di libri. Si parlerà di attualità e misteri ancora irrisolti con il libro di Benedetta Tobagi Piazza Fontana. Il processo impossibile, mentre di Islam fra passato e presente si discorrerà con Arturo Marzano. Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino avrà risalto anche nella conversazione con Franco Cardini, Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa.
Si viaggia nei Balcani con Francesca Cosi Alessandra Repossi, mentre si spazia nella memoria con il cantante Bobo Rondelli che si mostrerà nella sua veste inedita di autore di una intensa autobiografia legata al padre. Gradito il ritorno di Sebastiano Mondadori che dopo tre anni di silenzio si presenta con Il contrario del padre. Attesissimi dal pubblico Valerio Aiolli con Nero Ananas Franco Faggiani con Il giardino dei ciliegi. E ancora tante sorprese e tante scoperte con Paolo di Paolo, Edoardo Nesi, lo studioso di antichità Arnaldo Marcone, il giornalista Marino Bartoletti, i saggisti Beppe Carrella e Alberto Casadei, Massimo Maugeri, curatore del blog letterario Letteratitudine, Giampaolo Simi con i suoi noir, Carlo Albarello con le sue storie di “tredici ragazzi che raccontano i migranti”, il pluripremiato Fabio Stassi, il giornalista e viaggiatore Paolo Ciampi, la drammaturga Laura Forti, il poeta Daniel Vogelmannla “maestra” Nicoletta Ferrara.
Come sempre, il Pisa Book Festival riserva ai libri per bambini e alle storie illustrate uno spazio di rilievo; quest’anno saranno presenti le più amate autrici per bambini: Luisa Mattia, Teresa Porcella, Francesca Brunetti. In programma anche laboratori di illustrazione e incontri con illustratori: Otto Gabos, Matteo Demonte e Ciaj Rocchi, Andrea Rivola, Giorgia Atzeni, Caterina Nissim. A Pisa, per raccontare la straordinaria favola di Terraneo, arriveranno gli autori Vincenzo Del Vecchio e Marino Amodio, le cui tavole saranno al centro della mostra con la quale, come ogni anno, il Museo di Palazzo Blu omaggia il Pisa Book Festival.
Prosegue e si rinnova la felice collaborazione fra il Festival e il quotidiano La Repubblica che nel Caffè Letterario allestito al Palazzo dei Congressi ospiterà incontri con autori e dibattiti, moderati dai giornalisti Laura Montanari, Fabio Galati e Gianluca Monastra. Oltre a un laboratorio di giornalismo, il Caffè Repubblica ospiterà Bobo Rondelli, Benedetta Tobagi, Fabio Stassi, Laura Forti, Paolo di Paolo, Carlo Albarello, Giampaolo Simi, Valerio Aiolli, Beppe Meucci, Manuel Vilas, Francesco Niccolini, Sacha Naspini.
“Cominceremo, per la prima volta al Pisa Book Festival – spiega Laura Montanari – con un laboratorio di giornalismo aperto ai ragazzi. L’idea è far capire come il flusso delle notizie arriva dentro le redazioni e come viene poi trattato e sviluppato. Per gli incontri con gli autori abbiamo scelto, come sempre, scrittori di varia provenienza, che pubblicano cioè con grandi editori ma anche con i piccoli, e che scrivono per un pubblico diversificato. Si parlerà di piazza Fontana da due approcci diversi, quello di Valerio Aiolli, con il suo Nero Ananas, e quello di Benedetta Tobagi, con Piazza Fontana. Il processo impossibile; avremo anche Francesco Niccolini, un bravissimo drammaturgo che, nel suo racconto, rivolto a un pubblico di grandi e piccoli lettori, affronta il tema del rispetto dell’ambiente e del rispetto per gli animali. Toccante, come il suo libro In tutto c’è stata bellezza, sarà poi l’incontro con il grande Manuel Vilas”.
Il plurilinguismo è una delle caratteristiche che rendono unico nel panorama nazionale il Pisa Book Festival. La grande sezione internazionale, oltre ai grandi ospiti da tutti i paesi europei, prevede seminari e laboratori di traduzione. L’aria internazionale del Festival si respirerà quindi anche negli appuntamenti del Translation Hub, il progetto che ogni anno porta al Festival i principali traduttori italiani. Attesi per questa XVII edizione Roberto Francavilla, Mauro Barindi, Enrico Di Pastena, Antonio De Sortis, Andrea Ragusa, Bruno Mazzoni, Valerio Nardoni, Giorgio De Marchis. Ed è proprio La sfida di una letteratura di nicchia l’incontro che aprirà la rassegna e muoverà una riflessione anche sul ruolo dei traduttori. Seguiranno tanti approfondimenti, come quello su Federico García Lorca, con Valerio Nardoni ed Enrico Di Pastena, o il focus sulla nuova traduzione del Diario di Anne Frank, attraverso l’incontro con Antonio De Sortis.
Ritornano con la rubrica Made in Tuscany le conversazioni sulla scena letteraria toscana condotte dallo scrittore Vanni Santoni che, oltre ad autori ormai di successo, scopre nuovi talenti emergenti nel panorama regionale: “Il Pisa Book Festival è ormai fra i più importanti a livello nazionale con grandi ospiti anche internazionali. Qui si vede l’editoria: è un momento importante per toccare con mano l’industria culturale del nostro Paese”. Quest’anno al Made in Tuscany saranno ospiti due toscani premi StregaSandro Veronesi ed Edoardo Nesi che presenteranno le loro ultime uscite. Anche Emanuele Trevivincitore del premio Viareggio e premiato dalla classifica di qualità della rivista L’indiscreto, approderà al Pisa Book Festival.
Un appuntamento al giorno per il ritorno, anche in questa edizione, dello scrittore Luca Ricci con la rubrica Alla ricerca del canone perduto dedicata alla critica letteraria. Si parte con Morena Marsilio e poi Carlo Mazza Galanti e l’antologia della critica sul romanzo di Raffaello Palumbo Mosca. “In un’epoca in cui tutti possono esprimere opinioni, nessuno – spiega Luca Ricci – si prende più la responsabilità e il rischio di esprimere un giudizio. La critica letteraria, non diversamente da altre discipline analitiche (in cui un discorso articolato deve necessariamente precedere l’eventuale “like”), non gode di ottima salute, e proprio per questa ragione non bisogna smettere di darle spazio, anche e soprattutto in ambiti trasversali e non specialistici come può essere quello di un festival dell’editoria indipendente. Lasciare che la critica esca dal suo recinto (in cui è costretta e in cui talvolta colpevolmente si rinchiude), farla parlare lontano dall’accademia, farla incontrare con diverse e nuove orecchie”.
Anche il Pisa Book Festival si unisce alla lotta per salvare l’ambiente. Curata da Giulietta Bracci Torsi, la sezione Scienza e Natura quest’anno si concentra sul rapporto fra l’Uomo e la Terra. Fra gli incontri in programma quelli con Francesco Verso Roberto Paura, i curatori dell’antologia Antropocene, sul tema del cambiamento climatico, e quello molto interessante con padre Corrado Dalmonego, missionario comboniano che vive nella foresta amazzonica e che è tornato in Italia per il Sinodo. L’amore per la natura e il suo potere salvifico sono al centro del Guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani e dell’Ambasciatore delle Foreste di Paolo Ciampi. Per Giulietta Bracci Torsi, giornalistica scientifica e curatrice della sezione Scienza e Natura: “Sappiamo che il nostro Pianeta muore ma non riusciamo a reagire. Restiamo increduli davanti agli avvertimenti della Scienza e anche gli scrittori sembrano incapaci di produrre una grande letteratura sui cambiamenti climatici. Per fortuna, i giovani hanno capito che non c’è più tempo da perdere e protestano a livello internazionale. Presentando questi quattro libri al Festival abbiamo voluto dare un nostro contributo e unirci anche noi alla lotta per la salvaguardia della Terra”.
La scuola è molto importante per il Pisa Book Festival, che ha ideato il progetto Leggere a Scuola rivolto a tutti gli studenti, dai piccoli delle scuole elementari ai giovani delle scuole superiori. È uno speciale invito alla lettura che rientra nella missione del Festival, che intende educare alla lettura e promuoverla fra le nuove generazioni. Ai ragazzi vengono proposti libri i cui autori potranno incontrare nei giorni della fiera.  Quest’anno a dialogare con gli studenti ci saranno Marie-Christophe Ruata-Arn, Daniel Vogelmann, Marino Bartoletti, Luisa Mattia e Otto Gabos, Antonino Genovese, Valerio Aiolli, Desy Icardi, Paolo Ciampi e molti altri. Lo studio dei classici e la loro attualità sono proposti nell’incontro sul libro/memoir di Antonio La Penna, Io e l’Antico dove interverranno Arnaldo Marcone e Giampiero Rosati della Scuola Normale Superiore.
Alla ribalta anche in questa edizione il mondo dell’illustrazione con l’abituale mostra a Palazzo Blu, quest’anno dedicata a Terraneoil libro di Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio (Gallucci Editore) da cui sono tratte le tavole originali che comporranno la tradizionale mostra che il Museo di Palazzo Blu organizza in collaborazione con il Pisa Book Festival. La mostra delle illustrazioni di Terraneo è perfettamente intonata al tema del Pisa Book Festival di quest’anno. Circa 20 tavole originali a china, in bianco e nero, destinate al libro, e alcuni bozzetti preparatori comporranno la mostra di Palazzo Blu dedicata all’illustrazione, quest’anno ancora di più per bambini e non. Se il Mediterraneo fosse un’isola, i popoli che vi si affacciano sarebbero abitanti di una stessa terra. Ma in effetti, il Mediterraneo è un mare che unisce: è il Sud dell’Europa e i popoli che vi si affacciano condividono la stessa cultura millenaria. Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu ha dichiarato: “Siamo lieti di ospitare anche quest’anno una mostra di illustrazioni, felice punto di contatto tra il Festival e un centro di promozione di arte come Palazzo Blu. La mostra di illustrazioni è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile nella programmazione annuale di Palazzo Blu, frutto di una stretta collaborazione tra la nostra istituzione e la direzione del Festival, iniziata ormai nel lontano 2012 con la mostra di illustrazioni per bambini Il Signor Kandinsky era un pittore. Le suggestive illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio tratte dal libro Terraneo, realizzato in collaborazione con Marino Amodio sono particolarmente in sintonia con il tema dell’Europa che caratterizza l’edizione 2019 del Pisa Book Festival”.