Pisa Book Translation Awards: ecco la terzina finalista della seconda edizione. A Susanna Basso il Premio alla carriera 2022

Pisa, 30 giugno 2022, La seconda edizione dei Pisa Book Translation Awards, il Premio organizzato dal Pisa Book Festival in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, annuncia la terzina dei finalisti selezionata dalla giuria. I testi finalisti sono: Jakuba Katalpa, I tedeschi, traduzione di Alessandro De Vito (Miraggi edizioni, 2021 – edizione originale in ceco 2012); Ken Kesey, A volte una bella pensata, traduzione di Sara Reggiani (Edizioni Black Coffee, 2021 – edizione originale in inglese 1964); Wolfgang Kohlhaase, Capodanno con Balzac, traduzione di Giuliano Geri (Bottega Errante Edizioni, 2021 – edizione originale in tedesco 1977 e 2009).
Il vincitore dei Pisa Book Translation Awards, decretato dalla Giuria di esperti, sarà proclamato alla Cerimonia di premiazione di venerdì 30 settembre all’interno della XX edizione del Pisa Book Festival, in programma da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre.
Premio alla Carriera 2022: Susanna Basso
Nello stesso contesto saranno assegnati anche tre premi speciali della giuria: Premio alla Carriera a Susanna Basso, docente e traduttrice dall’inglese, già insignita di prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Procida-Isola d’Arturo-Elsa Morante (2002 e 2014) e il Premio Mondello (2006). Ha tradotto, tra gli altri, Julian Barnes, Kazuo Ishiguro, Ian McEwan, Alice Munro e, più recentemente, ha proposto una nuova traduzione dei romanzi di Jane Austen per i Meridiani Mondadori (2022).
Premio Poesia 2022: Laura Coltelli
Premio Poesia a Laura Coltelli, tra i massimi esperti italiani di letteratura e cultura dei nativi americani, ha tradotto, tra gli altri Leslie Marmon Silko e Joy Harjo.
Premio Speciale della Giuria: Giuseppe Dell’Agata
Premio speciale della Giuria a Giuseppe Dell’Agata, per la traduzione di Cronorifugio, di Georgi Gospodinov, vincitore del Premio Strega Europeo 2021 (Voland). 
La giuria scientifica dei T Awards
La giuria scientifica dei Pisa Book Translation Awards, presieduta da Roberta Ferrari, docente di letteratura inglese, si compone di Roberta Cella, docente di linguistica italiana e storia della lingua italiana, Alberto Casadei, docente di letteratura italiana, Lucia Della Porta, editrice e direttrice del Pisa Book Festival, Enrico Di Pastena, docente di letteratura spagnola.

I testi finalisti e le motivazioni della Giuria di esperti

  • Jakuba Katalpa, I tedeschi, traduzione di Alessandro De Vito (Miraggi edizioni, 2021 – edizione originale in ceco 2012)
Motivazione
 
Una giovane donna ceca, alla ricerca delle proprie origini, segue le tracce della nonna tedesca che lasciò il proprio figlio neonato nella Cecoslovacchia del 1945: è il punto di partenza per un potente affresco della Germania dalla fine dell’Ottocento alla caduta del Reich, e delle terre ceche prima germanizzate, poi rislavizzate con l’arrivo dei sovietici.
Memorabile storia di conflitti e incontri, di odio e attrazione tra individui diversi e culture contermini, nella quale i punti di vista e le voci differenti – rese al meglio dall’impeccabile traduzione finiscono per sommarsi prospetticamente, restituendo al lettore la complessità delle vite individuali e delle vicende storiche.
  • Ken Kesey, A volte una bella pensata, traduzione di Sara Reggiani (Edizioni Black Coffee, 2021 – edizione originale in inglese 1964)
Motivazione
 
Il libro, romanzo-fiume ambientato negli anni Sessanta a Wakonda, piccolo paese dell’Oregon, trascende la mera epopea familiare e si gioca sulla dialettica tra campagna e città, tra mondo antico e mondo moderno. L’opposizione tra un Paese aperto al futuro e le resistenze di chi è legato al poco che possiede si coglie nello scontro tra due fratelli, Hank e Lee, che è solo uno dei tasselli di un mosaico ben più ampio e ambizioso, in cui gli
accadimenti sono collocati tra le pieghe della Storia senza mai scivolare nel discorso didascalico. La traduzione di Sara Reggiani rende conto della ricchezza stilistica e dell’andamento quasi musicale della prosa dell’autore.
  • Wolfgang Kohlhaase, Capodanno con Balzac, traduzione di Giuliano Geri (Bottega Errante Edizioni, 2021 – edizione originale in tedesco 1977 e 2009)
Motivazione
 
Una compatta raccolta di tredici racconti legati dal tema comune della storia tedesca del secondo Novecento, che ripercorrono magistralmente, con gli occhi di personaggi sempre diversi, dal 1943-1944 fino agli anni Settanta della DDR. Una scrittura e una struttura classiche per narrare storie mai banali, esaltate da una traduzione che ne coglie le sfumature più nascoste.